Leonardelli Mariagrazia (coordinatrice del progetto didattico), Provincia autonoma di Trento, Soprintendenza per i beni culturali, 2016
Pia Laviosi Zambotti, originaria di Fondo, segnò in modo indelebile la ricerca preistorica e protostorica in ambito europeo fra gli anni '30 e '60 del secolo scorso. Fu una figura singolare di studiosa che seppe stupire e al tempo stesso sfidare un ambiente accademico in bilico fra tradizione e innovazione, allora caratterizzato da una prevalente presenza maschile. Lo fece con determinazione ed eleganza in un periodo travagliato.
In occasione del 50° anniversario della morte, avvenuta a Milano nel novembre del 1965, la Biblioteca "Pia Laviosi Zambotti" dell'Uffico beni archeologici, che conserva i libri a lei appartenuti, normalmente rivolta ad un pubblico adulto, si apre ad un'utenza inconsueta e certamente piena di interessanti positivi significati: bambini, ragazzi, insegnanti della scuola dell'obbligo di Fondo. Il progetto condiviso con la scuola mette in luce una vita spesa alla ricerca delle origini delle civiltà del passato ma con uno sguardo rivolto fiducioso al futuro. Questa donna, archeologa, la cui memoria non è caduta nell'oblio, rivive ora nel ritratto intenso che i bambini e i ragazzi guidati dalle loro insegnanti hanno composto, restituendola alla comunità.
Descrizione fisica: 179 p.ill. : 29 cm